mercoledì 11 novembre 2009

CROCEFISSO

Accordo tra la Repubblica Italiana e la Santa Sede del 18 febbraio 1984

http://www.governo.it/Presidenza/USRI/confessioni/accordo_indice.html

Articolo 9

2. La Repubblica italiana, riconoscendo il valore della cultura religiosa e tenendo conto che i princìpi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano, continuerà ad assicurare, nel quadro delle finalità della scuola, l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche non universitarie di ogni ordine e grado. Nel rispetto della libertà di coscienza e della responsabilità educativa dei genitori, è garantito a ciascuno il diritto di scegliere se avvalersi o non avvalersi di detto insegnamento. All'atto dell'iscrizione gli studenti o i loro genitori eserciteranno tale diritto, su richiesta dell'autorità scolastica, senza che la loro scelta possa dar luogo ad alcuna forma di discriminazione.



domenica 8 novembre 2009

PRIMA NEVE

stavo terminando di pranzare ed ho visto qualcosa di bianco frammisto alla pioggia , incuriosito ho dato occhiata dalla finestra ed ho scoperto le tracce della prima neve sulle montagne a pochi minuti da casa, si tratta di una leggera spruzzata di bianco ma l'effetto è notevole ....il tempo passa velocemente......forse troppo , non riesco a capacitarmi che il prossimo mese è Natale

mercoledì 4 novembre 2009

4 NOVEMBRE

IL 4 NOVEMBRE E' LA RICORRENZA DELLA FINE DI QUELLO CHE FU UNO DEI PIU' GRANDI MASSACRI DI INTERE GENERAZIONI DI GIOVANI ITALIANI, RAGAZZI CHE CONSAPEVOLI DI MORIRE SI GETTARONO CON RASSEGNAZIONE E CORAGGIO CONTRO LE MITRAGLIATRICI NEMICHE. FURONO ANNI TERRIBILI MA ALLA FINE TUTTO SI CONCLUSE E RIPRESE LA DIFFICILE OPERA DI RICOSTRUZIONE DI UN PAESE STREMATO DALLA GUERRA............E' GIUSTO INTERESSARSI AI PROBLEMI DEL MONDO, MA NON DIMENTICHIAMO LE NOSTRE RADICI E I SACRIFICI DI CHI NON C'E' PIU', CHE COL SACRIFICIO DELLA VITA CI CONSENTE DI ESSERE QUELLO CHE SIAMO............

Comando Supremo, 4 novembre 1918, ore 12

La guerra contro l'Austria-Ungheria che, sotto l'alta guida di S.M. il Re, duce supremo, l'Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi, è vinta.

La gigantesca battaglia ingaggiata il 24 dello scorso ottobre ed alla quale prendevano parte cinquantuno divisioni italiane, tre britanniche, due francesi, una cecoslovacca ed un reggimento americano, contro sessantatre divisioni austroungariche, è finita.

La fulminea e arditissima avanzata del XXIX Corpo d'Armata su Trento, sbarrando le vie della ritirata alle armate nemiche del Trentino, travolte ad occidente dalle truppe della VII armata e ad oriente da quelle della I, VI e IV, ha determinato ieri lo sfacelo totale della fronte avversaria. Dal Brenta al Torre l'irresistibile slancio della XII, della VIII, della X armata e delle divisioni di cavalleria, ricaccia sempre più indietro il nemico fuggente.

Nella pianura, S.A.R. il Duca d'Aosta avanza rapidamente alla testa della sua invitta III armata, anelante di ritornare sulle posizioni da essa già vittoriosamente conquistate, che mai aveva perdute.

L'Esercito Austro-Ungarico è annientato: esso ha subito perdite gravissime nell'accanita resistenza dei primi giorni e nell'inseguimento ha perduto quantità ingentissime di materiale di ogni sorta e pressoché per intero i suoi magazzini e i depositi. Ha lasciato finora nelle nostre mani circa trecentomila prigionieri con interi stati maggiori e non meno di cinquemila cannoni.

I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza.

Il capo supremo dell'esercito, il generale
Diaz